Articolo pubblicato sul numero 511 di Maggio 2017
Il 25 marzo 2017 si è verificato un evento che Monza attendeva da trentaquattro anni, il Santo Padre è venuto in visita presso la nostra città.
Nel 1983 era stato papa Giovanni Paolo II a venirci a trovare, questa volta invece abbiamo ricevuto la visita di papa Francesco, ed è stata per tutti noi presenti all’evento, una gioia indimenticabile ed immensa.
Il tempo è stato magnifico, nonostante le previsioni avverse e con un’ affluenza di circa ottocentomila persone.
Troviamo quindi giusto, in primo luogo, ringraziare tutte le forze dell’ordine, che hanno reso possibile lo svolgimento di questa grande giornata di festa garantendo l’incolumità di tutti i presenti.
All’organizzazione di questo magnifico evento hanno aderito moltissimi volontari, che hanno accolto i fedeli lavorando in modo impeccabile.
Papa Francesco è stato prima a Milano, dove ha visitato delle case popolari e pranzato con alcuni detenuti del carcere di San Vittore, per poi arrivare a Monza, dove ha celebrato la santa messa, coadiuvato da un folto numero di sacerdoti, fra i quali non poteva mancare il cardinale Angelo Scola, arcivescovo della diocesi milanese.
Io avevo già da tempo deciso di partecipare a questo evento: non avevo mai avuto occasione di ascoltare la voce di questo Papa tanto pieno d’amore e così vicino alla gente dal vivo, e quest’occasione mi è parsa francamente imperdibile. Dato che sono non vedente, ho chiesto di accompagnarmi al mio amico Claudio Casiraghi, conosciuto durante una vacanza presso la casa della Gioia di Borghetto S. Spirito, in quanto, entrambi soci dell’Unitalsi sottosezione di Monza. Claudio ha subito accettato con gioia promettendomi che mi avrebbe fatto la telecronaca di questa insolita e stupenda giornata.
Non appena arrivati, verso mezzogiorno, siamo stati invitati ad accomodarci su delle sedie preparate per noi, abbiamo pranzato al sacco e conversato con altre persone, in attesa che il Pontefice arrivasse. Claudio, nel frattempo, mi aveva descritto tutto quanto: la presenza di un’ immensa folla di fedeli, gli addobbi predisposti per l’occasione e il maestoso palco.
Ed ecco che alle 15.30 il Santo Padre arriva finalmente tra una fragorosa selva di applausi.
La celebrazione della Santa Messa e’ stata emozionante, ricca di canti magnifici.
Al termine della lettura del Santo Vangelo, Papa Francesco ci ha fatti riflettere su quanto sia importante amarci fra di noi, e soprattutto amare coloro che vengono definiti gli ultimi: i poveri, i malati, i giovani che non trovano lavoro, dei quali anch’io mio malgrado ora ne faccio parte. Nel Signore e nell’amore del prossimo costoro potranno trovare sempre aiuto, consolazione e comprensione, e nessuno di noi deve mai dimenticarsi di chi soffre, piange e lotta per un’esistenza migliore.
Inoltre, il Santo Padre ci ha permesso di riflettere su quanto sia importante godersi sempre la vita, momento per momento, amando il proprio presente e fermandosi a pensare a ciò che ci succede, apprezzando ogni piccola gioia, ogni boccone di felicità che ci viene concesso.
Al termine della Santa Messa l’arcivescovo Scola ha ringraziato il Santo Padre per la sua visita, dichiarando di essere stato protagonista, lui come tutti noi, di un immenso e meraviglioso dono, che ricorderemo per sempre. Il Pontefice ha lasciato il parco, salutato da un fortissimo scroscio di applausi, ed è ripartito alla volta di Milano per incontrare i cresimandi della città.
Al rientro a casa, io e Claudio abbiamo discusso di ciò che avevamo sentito poco prima, ed abbiamo constatato di sentirci più sereni, più ricchi nello spirito e più forti nell’affrontare le difficoltà che si sarebbero presentate in futuro.
Ringrazio immensamente papa Francesco per essere venuto nella mia Monza e spero di avere altre occasioni per incontrarlo e magari avere l’opportunità di conoscerlo personalmente.
Milovan Vuk Ulic e Claudio Casiraghi