Casa della Gioia. Per comodità è una denominazione, ma preferiamo che sia un programma.
Quello nato dal progetto medesimo dell’infrastruttura che a Borghetto Santo Spirito riserva, anno dopo anno, un soggiorno di vacanza speciale come coloro cui è dedicato. Infatti sono i destinatari di una collaudata proposta che la rendono viepiù gioiosa nel loro ritrovarsi e nello stare insieme in un mondo che non è affatto a parte, ma sa riconoscere bisogni e potenzialità di ciascuno dei suoi ospiti e di tutti nello stare insieme che vorremmo fosse l’espressione chiave, quella che apre l’uscio della stessa Casa della Gioia e schiude un periodo di sollievo meritato. Per chi nella Casa della Gioia soggiorna e per chi le affida affetti tra i più cari, se non addirittura i più cari di tutti. Sapendo di poter contare sulla dedizione precipua del volontariato non meno che sulla competenza degli addetti, oltre che su risorse forse inattese, ma magnifiche perché nella Casa della Gioia si è o comunque si diventa tutti parte di una grande famiglia. E questo è il riconoscimento cui la Casa della Gioia aspira, perché di regola nella case vivono appunto le famiglie ed è quello il modello di una struttura che, come la nostra, non vuole tanto riprodurla, quanto costituirla. Sia pure per un arco di tempo relativamente breve, ma capace di fissare nel calendario del cuore giorni lieti, rasserenanti. Dalla nostra parte abbiamo protezioni, possiamo dirlo, in alto loco: Nostra Signora, vigile, intercede anche quando non lo sappiamo, perfino quando non ce ne accorgiamo. Eppure è grazie a questo che la Casa della Gioia rappresenta per l’Unitalsi un traguardo che si raggiunge vacanza dopo vacanza nel continuo divenire di una famiglia che trova sempre negli altri , e nelle loro differenze, un’opportunità di incontro. Per questo il soggiorno a Borghetto Santo Spirito è più di una vacanza: è “la” vacanza che abbiamo imparato ad attendere consapevoli che l’uscio della Casa della Gioia si aprirà, proprio come la porta di casa.